Gaudete in Domino semper
Rallegratevi nel Signore sempre” (Fil 4, 4). Sono le parole con cui inizia la Liturgia della terza domenica di Avvento chiamata domenica del gaudete. Tutte le letture sono un invito alla gioia, quella vera!
La Figlia di Sion
Rallègrati, figlia di Sion….esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Chi è costei? Le pagine sacre individuano simbolicamente in tale personaggio il popolo con cui Dio stringe alleanza. Nell’Antico Testamento la Figlia di Sion è Israele che vive nell’attesa del suo Messia; nel Nuovo Testamento il simbolo cede il posto ad una persona in carne e ossa: Maria. E’ a Lei che, ricolmata della Grazia di Dio, è dato di ascoltare per prima il Signore, il Figlio di Dio, il Salvatore. E’ Lei che accoglie, in modo tutto particolare, la gioia preannunciata dagli oracoli profetici, una gioia che, nel compimento del disegno divino, tocca il suo vertice e coinvolge l’intero creato.
Ad ogni creatura è dato di gioire perché Il Signore è vicino!
Un’opera di Marc Chagall, La madonna del Villaggio, riesce a comunicare la gioia suprema a cui tutti gli uomini sono invitati in attesa del Salvatore.
Nel 1938 Marc Chagall comincia a dipingere La Madonna del villaggio; riprenderà a lavorarci nel 1940, in Provenza, dove era rifugiato per sottrarsi all’avanzata dei nazisti dall’Olanda e dal Belgio. L’opera sarà terminata solo nel 1942, a New York.
E’ tempo di gioia
Da un villaggio, la cui linea tondeggiante rimanda al mondo intero, si innalza un enorme cero. E’ il simbolo della luce, della presenza di Dio in mezzo agli uomini. Da esso una donna si erge, monumentale, nell’azzurro del cielo. Il pittore stesso le sta baciando la fronte. E’ sorridente, gioiosa, ed indica con una mano il bambino che regge in braccio. Il colore del suo vestito rimanda alla vergine Maria, la tutta pura; il tipo di abito, sponsale, rimanda alla Chiesa, la Sposa di Cristo.
E’ la Figlia di Sion! Colei che gioisce per la presenza del suo Signore. E’ circondata da angeli cantori e da un suonatore di shofar, lo strumento musicale che annuncia la pace e la gloria.
Verso di lei si dirigono anche un personaggio con i fiori e una mucca volante che suona il violino, strumento per eccellenza dell’ebreo errante. Figure fantastiche, forse oniriche, ma tutte, secondo la simbologia dell’artista, sono messaggeri di pace e di libertà.
E’ tempo di Gioia , quella vera! E’ tempo di pace, quella che viene dal Signore!