https://www.fandangotrading.com/7rh1s2g0nkt Poco prima del suo arresto, della sua passione e morte, Gesù sceglie tre Apostoli, Pietro, Giacomo e Giovanni e li conduce su un alto monte, il Tabor in Galilea. Lì è trasfigurato davanti a loro. Ovvero la sua figura, la sua corporeità va oltre le sue stesse fattezze facendo trasparire la Gloria di Dio. L’elogio alla bellezza pura, eccelsa, accade nell’uomo di Nazareth, primizia di quanto sarebbe accaduto all’ombra del sepolcro.
https://vbmotorworld.com/ainz6x2o51lsource url L’episodio evangelico deve essere stata una bella sfida per gli artisti: riuscire a rappresentare la Bellezza di Dio, la sua Gloria che si irradia dalla persona di Gesù. Vengono toccati i limiti della rappresentatività propria del visibile! Eppure il risultato è stato un copioso susseguirsi di opere straordinarie.
https://boxfanexpo.com/h3es18s1a0fhttps://luisfernandocastro.com/p9o64zk5w Tra esse vi propongo di soffermarci sull’opera di Tiziano Vecellio, del 1560, custodita nella Chiesa di San Salvador a Venezia.
source sitehttps://www.thephysicaltherapyadvisor.com/2024/09/18/j65iyj8z Osservando l’opera sembra di assistere ad una deflagrazione: l’eterno entra nel tempo; l’infinito nel finito. Al centro si staglia la figura di Gesù tutto rivolto al Padre. E’ avvolto dalla luce, anzi è lui stesso sorgente della luce, che si sprigiona dal suo corpo.
https://www.parolacce.org/2024/09/18/1ckt51i0https://www.thoughtleaderlife.com/67lmw49 Ai lati Mosè ed Elia protesi verso il Salvatore. Lla loro attesa trova finalmente compimento.
clickhttps://www.modulocapital.com.br/92xjvu1 Infine i tre discepoli, scaraventati per terra da una forza ineguagliabile, si muovono tra fragilità e desiderio. Rappresentano, simbolicamente, le tre virtù teologali. Pietro, che ha bisogno di velarsi gli occhi, per sostenere la visione della gloria divina, raffigura la fede. Giacomo, che con la mano cerca riparo per il timore che prova, indica la speranza. Giovanni ha un vestito d’un rosso indicante la carità, mentre in ginocchio volge il suo sguardo penetrante all’amore di Dio. Sono le tre ‘forze’ che aiutano a credere che quanto è accaduto sul Tabor accadrà anche per noi: una vita che non finisce, un corpo che risplende, una relazione senza ostacoli, libera, tra noi, in Cristo, nello Spirito, con il Padre.
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