Il Testamento
https://www.thephysicaltherapyadvisor.com/2024/09/18/trgp7wos8bz Mancano poche ore dalla cattura… dopo l’ultima cena con i dodici, dopo aver lavato loro i piedi, dopo che si è dato in sacrificio sacramentale, Gesù sigilla questi ultimi gesti donando il suo ‘testamento’: Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
https://www.modulocapital.com.br/5vq65ht9Buy Valium Glasgow Cristo lascia alla sua comunità nascente una regola di vita; la chiama comandamento non nel senso di una legge esteriore, ma di una rivelazione: il progetto salvifico di Dio per le sue creature. Un mistero d’amore che sgorga dalla croce del Golgota e si perpetua sacramentalmente nell’ Eucarestia per arrivare a tutti gli uomini, di tutti i tempi, di tutti i luoghi. Chi riconosce il Nazareno come il Cristo e come Signore della sua vita, sarà capace di amare con lo stesso amore, intenso e profondo, che scorre nella Trinità: tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
source sitehttps://www.parolacce.org/2024/09/18/ptnw65t6 Possiamo contemplare questo grande mistero di fede in una miniatura del XIII secolo. Non mi stancherò mai di ripeterlo: è stupefacente, come, un’immagine racchiusa in pochi centimetri, possa esprimere, forse in modo più eloquente delle parole, una verità di fede fondamentale.
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https://marcosgerente.com.br/vz7j2f7Simbolo cristologico
https://technocretetrading.com/nw8qx2g Il pellicano è, nella storia dell’arte cristiana accanto al pane e al pesce, simbolo cristologico ed eucaristico per eccellenza. Nel Physiologus, testo paleocristiano del II o IV secolo, è simbolo del devisceratus Christi amor: come il volatile si ferisce il petto e, con il suo sangue, nutre i figli, così il Figlio di Dio ha donato se stesso per la salvezza degli uomini.
https://vbmotorworld.com/757lwld0https://www.drcarolineedwards.com/2024/09/18/uhir7v9n8z Nella miniatura, su uno sfondo azzurro stellato, scorgiamo grosso pellicano: sta compiendo due azioni simultaneamente. Ha nel becco quattro pani, simbolo eucaristico, con cui nutre i suoi piccoli. Questi ultimi sono custoditi in un nido dalla linea precisa: somiglia ad una pisside. Evidentemente qui simboleggia la Chiesa che si diffonde ai quattro punti della terra (come il numero dei piccoli che custodisce). Contemporaneamente l’uccello schiaccia con le zampe un serpente che sta tentando un uomo. Quell’uomo è l’umanità insidiata dal diavolo ma salvata dal sacrificio del Figlio di Dio.
https://everitte.org/xkle4xbjrhsource Due azioni quindi, ma un’ unica realtà, Dio interviene per noi sul male e ci dona, come cibo quotidiano, il suo amore: è la Misericordia del Padre! Di essa dobbiamo nutrirci, con essa dobbiamo amare!
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