Innestati in un’unica radice
https://traffordhistory.org/lookingback/ky9wv2ug3 La Liturgia della Parola di questa domenica ci propone la seconda parte del discorso che Gesù fece agli Apostoli, prima di morire, nel solenne contesto dell’ultima Cena. Dopo l’allegoria della vite e dei tralci, rappresentante l’unione di Cristo con il Padre e con i discepoli, Gesù spiega le conseguenze di tale ‘innesto’. Come nel tralcio comincia a circolare la nuova linfa, proveniente dalla vite, così i Cristiani, innestati in Cristo, ricevono il suo stesso amore.
https://www.drcarolineedwards.com/2024/09/18/u9p0plp6fh7https://www.thoughtleaderlife.com/3a2l701xsgz L’evangelista sottolinea la natura teologica di questo amore, che procede dal Padre e si riversa sul Figlio e sui suoi discepoli. Dimorare in Cristo significa vivere nell’Amore! Quest’ultimo diventa il ‘luogo’ esistenziale dove la persona si costituisce, si realizza, vive. Ma, come sappiamo bene, il vero amore non è chiuso in sè, per sua stessa natura si apre all’altro, al prossimo.
https://semnul.com/creative-mathematics/?p=tggpt1sPortare frutto
follow link Portare frutto è quindi la naturale conseguenza di vivere nell’amore di Dio. In ultima istanza essa è la condizione necessaria per essere felici poiché la persona trova la gioia vera solo quando ama.
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https://everitte.org/2gwilbk3vjsource link Spunto iconografico di questa settimana sono alcuni fregi di una Pieve Romanica situata a Cedda, località presso Poggibonsi Siena.
https://www.fandangotrading.com/0se72pe3sOrder Valium Online India All’interno dell’edificio si possono ammirare i capitelli delle semicolonne che raffigurano uomini le cui braccia si confondono con i tralci di vite carichi d’uva.
go sitego to site Ma l’attenzione si fissa inevitabilmente sui volti e sui frutti: hanno la stessa sagoma e la stessa grandezza. Il frutto che Gesù ci invita a portare, caratterizza la nostra identità: Da questo vi riconosceranno.. Portare frutto è, secondo la logica di Gesù, caratteristica indispensabile che definisce la nostra identità cristiana. Non si può essere veramente cristiani se viviamo la nostra fede chiusi in un mero individualismo. Questa vigna, così particolare, spunta da una bordura di foglie di acanto. Esse sono simbolo della risurrezione. Ecco l’obiettivo finale di tutto il discorso, ecco il dono più grande che Gesù stava facendo in quel momento, così particolare, a tutta l’umanità: il Paradiso!
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