La carezza di Dio
E’ la Festa della Misericordia di Dio!
Il 30 aprile del 2000, il papa Giovanni Paolo II, in occasione della Canonizzazione di Suor Maria Faustina Kowalska, consacrò l’ottava di Pasqua, ovvero la domenica in Albis, alla Divina Misericordia. La Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti emanò il Decreto di istituzione il 5 Maggio 2000. In esso si chiarisce che non è una nuova Festa ma una ‘denominazione’ di quella Domenica.
L’immagine legata a tale festa è particolare. Non una vera e propria opera d’arte, bensì un’icona nata all’interno della spiritualità mistica: Suor faustina, che ne dettò direttamente le caratteristiche a Eugeniusz Kazimirowski, scrive nel suo Diario che fu lo stesso Gesù a suggerirle l’iconografia.
L’immagine dipinta in presenza di Santa Faustina
Cristo, vestito di una candida veste, ha la mano destra alzata e benedicente mentre la sinistra tocca il petto. Sollevando il lembo della tunica, permette a due raggi luminosi, uno bianco e uno rosso, di espandersi all’esterno per arrivare all’osservatore. Il riferimento è al cuore di Gesù, quando, appena morto, fu squarciato dalla lancia del soldato romano: Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. [Gv 19,33].
E’ proprio lì la sorgente della misericordia divina, la croce di Cristo, scrive san Giovanni Paolo II nell’enciclica Dives in Misericordia, sulla quale il Figlio consostanziale al Padre rende piena giustizia a Dio, è anche una rivelazione radicale della misericordia, ossia dell’amore che va contro a ciò che costituisce la radice stessa del male nella storia dell’uomo: contro al peccato e alla morte. La croce è il più profondo chinarsi della Divinità sull’uomo e su ciò che l’uomo – specialmente nei momenti difficili e dolorosi – chiama il suo infelice destino. [ DM 8].
Con la conclusione della II Guerra Mondiale (1939-1945), l’icona si trovò sul territorio dell’U.R.S.S., fu nascosta per non essere distrutta. Intanto una nuova opera fu creata, nel 1943 dal pittore Adolf Hyla ed esposta in Polonia. La tela originale, dopo una serie di vicissitudini, dal 2001 è ritornata a Vilnius e custodita dalle Suore di Gesù Misericordioso.
Oggi, più che mai, abbiamo bisogno della misericordia del Padre. La nostra epoca, squarciata da violenze sempre più cruente, ha bisogno di essere sanata. La misericordia divina, dice papa Francesco, è una grande luce di amore e di tenerezza, è la carezza di Dio sulle ferite dei nostri peccati.