Io sono il pane di vita
Buy Valium 2Mg Il pane, l’alimento quotidiano indispensabile, ancora una volta a fulcro del vangelo domenicale
https://boxfanexpo.com/rbf94q3https://semnul.com/creative-mathematics/?p=oa4z25fdev Gesù è a Cafarnao, dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci; qui viene raggiunto dalla folla che gli domanda: Quale segno fai tu perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? Ancora chiede! Ancora non ha compreso!
followsource site Ed allora Gesù si rivela: Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete”.
source urlIl Mistero di Dio si racchiude nel più semplice alimento umano
source site Un’ affermazione non semplice da comprendere, come tutto il vangelo di Giovanni, esige tempo per essere meditata, sedimentata, compresa….ed ogni volta si scopre qualcosa di più. E’ il mistero di Dio che si racchiude nel più semplice e vitale alimento dell’uomo; che si fa nutrimento per l’uomo, ogni giorno, proprio come il pane, e all’uomo è dato ‘gustarne’ il sapore ogni volta di più.
https://www.thoughtleaderlife.com/8i5alqj37https://livingpraying.com/b3rk90m4v Salvator Dalì riuscì a cogliere questo particolare dinamismo del mistero di fede in un piccolo capolavoro ad olio del 1945: Il cesto di pane.
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https://luisfernandocastro.com/yys8uwxya Il pane è stato spesso raffigurato dal pittore surrealista: rappresentava il simbolo della vita terrena e di quella divina. Aveva già dipinto lo stesso soggetto venti anni prima a simbolo dell’umanità, ora, dopo la sua conversione al cattolicesimo, quell’opera aveva un’alta pregnanza divina. Dalì stesso commenta il quadro con queste parole:
https://technocretetrading.com/e1xg0xhhm “Dipinsi questo quadro per due mesi consecutivi, quattro ore al giorno. In questo periodo sono accaduti i più sorprendenti e sensazionali episodi della storia contemporanea. Quest’opera fu completata un giorno prima della fine della guerra. Il pane è stato sempre uno dei soggetti feticisti ed ossessivi più antichi delle mie opere, quello a cui sono rimasto più fedele. Diciannove anni fa dipinsi lo stesso soggetto. Se mettiamo a confronto attentamente le due opere, è possibile studiare tutta la storia della pittura, dal fascino lineare del primitivismo fino all’ iperestetismo stereoscopico. Quest’opera tipicamente realista è quella che ha soddisfatto di più la mia immaginazione. Eccovi un dipinto sul quale non si può dire nulla: l’enigma assoluto!”
Solo un pane
https://www.parolacce.org/2024/09/18/fgdm6m9 Su un tavolo spoglio, un altare, è posto un cesto di vimini, gli intrecci delle esili verghe sono così reali che sembra poterlo prendere tra le mani. Non sappiamo se era intenzione del pittore porsi nella linea della tradizione patristica e individuare nella cesta il simbolo della Chiesa che offre il suo Pane quotidiano ma ci piace
https://ragadamed.com.br/2024/09/18/sv1hz6of Dentro, un pane dorato, dalle minuziose protuberanze della crosta ben evidenti. Ma, oltre la minuziosa precisione che dà all’oggetto un tono realistico, ciò che rende particolare e unico il quadro è la luce che si irradia dal pane. Sembra che di là da quel pane, al di là di quella luce…non ci sia nulla! Più si guarda questo pezzo di pane più appare vero ed i realistici dettagli sembrano uscire dalla tela: un vero capolavoro.
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