Il seminatore
https://technocretetrading.com/0i73s3jo La liturgia questa domenica, ci propone la famosa parabola del seminatore del vangelo matteano.
https://trevabrandonscharf.com/9rfm0ca Gesù esordisce con l’espressione: source link “ source url Ascoltate Buy Valium London …” il Verbo rimanda al grande imperativo veterotestamentario: “ https://marcosgerente.com.br/cl36j9n Ascolta Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo…. (Deut. 6:4). Non è solo un’invito all’attenzione ma è un appello alla folla di Galilea perché sappia riconoscere l’ora della storia della salvezza che sta iniziando.
https://www.thoughtleaderlife.com/s51vng4 Nel suo racconto Gesù si ispira alla tecnica della semina utilizzata ai suoi tempi e ben lontana dalle tecniche agricole occidentali a cui siamo abituati: la semina avveniva prima dell’aratura a novembre, quando le prime piogge avevano reso umido il terreno disseccato. Il seminatore attraversava il campo pieno di erbacce, gettando il seme ovunque, sui viottoli, tra le erbacce, sui ciottoli perché dopo avrebbe arato tutto.
follow link Una parabola di contrasto: da un lato descrive il lavoro, spesso infruttuoso del contadino, dall’altro contrappone al maggese incolto il campo con i frutti maturi.
https://www.parolacce.org/2024/09/18/429b2bd1 Il punto di paragone della parabola non è il seminatore, ma il terreno. Benché esso non sia ideale e molti semi che vi germogliano non portano frutto, il raccolto è comunque ricco. Così sarà per il Regno di Dio: il suo sviluppo sarà inarrestabile e inaspettato.
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https://luisfernandocastro.com/sgi96zb9ffs L’opera d’arte che vi propongo di ammirare è https://semnul.com/creative-mathematics/?p=q55cjbx6i Il Seminatore di Vincent Van Gogh. Una raffigurazione non religiosa, eppure capace di inondare un intenso messaggio evangelico.
get link L’artista, studente di teologia, figlio di un pastore della chiesa riformata e desideroso egli stesso di intraprendere la via paterna, lascerà gli studi ma, trasformerà il forte senso mistico, che racchiudeva nel cuore, in opere d’arte uniche.
follow url Il seminatore è una rielaborazione di un opera di Jean Francois Millet che influenzò molto Van Gogh tanto da farne circa una trentina di copie. Noi ammiriamo l’ultima copia, dipinta nel 1888 e meno famosa.
follow site Vi dominano due colori fondamentali, il viola e il giallo. Per l’artista, che si definì ‘Musicista dei colori’ sono simboli della speranza.
In primo piano ci sono il seminatore, che esce dal campo visivo, e un albero che si insinua nella scena a cuneo trasversale. Il primo è la raffigurazione dell’artista ma, in esso possiamo senz’altro identificare il seminatore del vangelo, Gesù che semina la Parola di Dio; in ultima istanza, possiamo anche leggervi l’uomo, ogni uomo con i suoi innumerevoli gesti, con le sue scelte che inevitabilmente sono seminati nel sentiero della vita e influenzeranno il suo futuro. Il secondo, un albero ormai spoglio che si avvia al grigiore invernale: indica le sofferenze del tempo presente citate nella seconda lettura; i limiti che ciascun uomo, a cominciare da Cristo, ha sperimentato e sperimenta nella sua vita, tutto ciò che vincola e che non permette di spiccare il volo verso mete agognate.
Sullo sfondo un sole gigantesco che colora il cielo di un giallo intenso e carico mentre dà al campo un colore viola, quasi blu.
Uno scambio di colori!
Il campo, normalmente giallo, è riprodotto in blu, e il cielo, generalmente blu, qui è giallo. Un capovolgimento della realtà: il cielo in terra e la terra in cielo!
E cosa è il Regno di Dio se non accogliere nella realtà divina il creato?
Ecco la Kénosis, lo svuotamento estremo di cui parla san Paolo nella lettera ai Filippesi: https://livingpraying.com/dncaw1rp Egli non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio ma umiliò se stesso assumendo la condizione di servo.
Gesù, il seminatore, incarnandosi, introduce semi di eternità nel tempo, per far sì che quest’ultimo si trasformi in eterno.