https://technocretetrading.com/ma3f8f3p1 Siamo alla seconda domenica di Natale, il nuovo anno é iniziato da poche ore e forse, mai come ora, abbiamo intriso i nostri brindisi di aspettative per un futuro più sereno. Abbiamo lasciato il vecchio anno, quasi cacciato volentieri via; cercato con non poche difficoltà i motivi per cui ringraziare Dio per questo tempo ormai passato. Un periodo pesante, buio, pieno di sofferenze.
Ed ora?
https://semnul.com/creative-mathematics/?p=b796k74ul Come iniziare questo nuovo tempo da vivere?
follow urlBuy Diazepam Online Review Il Vangelo che la Liturgia della Parola ci offre può esserci di aiuto. Giovanni ci invita a superare le emozioni e i sentimenti (anche quelli belli e cari), per aprirci ad uno stupore teologico. Vivere i nuovi giorni come dono, come opportunità che abbiamo per accogliere Dio. Perché, non dobbiamo dimenticarlo, é nella storia, nei giorni, nei nostri oggi e domani che Dio ha posto la sua dimora. E questo non é un bel modo di dire!
https://www.drcarolineedwards.com/2024/09/18/5yldb30e0ysee È nelle nostre giornate più buie che abita Dio!
get linkhere É nelle nostre delusioni più cocenti che Lui ha messo dimora!
https://www.thephysicaltherapyadvisor.com/2024/09/18/9vzk8n8wf É nelle nostre paure più sofferte che il Suo cuore palpita!
https://www.modulocapital.com.br/to0v9qwqssw Il Verbo si é fatto carne, dice Giovanni, cioè concretezza!
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https://ragadamed.com.br/2024/09/18/q15mhmaj Una concretezza ben espressa dall’opera di Googall. Nell’ oscurità totale dell’ambiente, l’unica luce è lì, per terra: il bambino Gesù. Una raffigurazione estremamente realistica e concreta. E’ poggiato su una serie di scialli: il primo è un https://vbmotorworld.com/788wfalc talled simbolo tradizionale della preghiera ebraica, altri quattro sono bianchi. Indicano la Parola di Dio: l’Antico Testamento il primo, i Vangeli i secondi. https://everitte.org/5iyhwua Il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi .